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LOS ANGELES IV: in transito a Long Beach, Newport (Orange County), Santa Barbara + info generali

ALLONTANANDOSI DALLA CITTA’: i dintorni

E qui torniamo al punto di partenza: sarebbe servita la macchina!

L’utilità di affittarla è già evidente muovendosi all’interno della città, ma lo diventa ancor più provando ad allontanarsi. Potrei scrivere un post a parte descrivendo le avventure  affrontate per raggiungere alcuni posti…per ora ne farò qualche cenno!

Ora il viaggio diventa largamente fotografico. Forse solo alcune giuste foto possono rendere in parte l’atmosfera di questi luoghi, meglio di tante parole..

LONG BEACH :

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Porto Long Beach

 Sembrava molto facile da raggiungere. Era semplicemente il capolinea di una metro a lunga percorrenza..e questo è quello che ci ha tratto in inganno! Non so descrivere con esattezza quanto tempo abbiamo passato sul quello che doveva più propriamente essere chiamato “treno”! Nel percorso si attraversano sobborghi fortemente malfamati e difatto il giro serve a P1040291rendersi conto che non tutto l’hinterland di Los Angeles è Beverly Hills. Le banchine sono praticamente dentro questi villaggetti simili a favelas. Temo inoltre che su quella metro non siano troppo abituati a vedere due donne bianche, i vagoni sono senza conducente e quindi lascio immaginare quanto sia stato piacevole il percorso! Al ritorno ci rifiutiamo di fare lo stesso giro, temendo in aggiunta anche il buio. Troviamo quindi una soluzione alternativa che si rivela forse anche peggiore…l’autobus a lunga percorrenza! Se la metro ci era sembrata lunga, al ritorno abbiamo impiegato almeno due ore e mezzo, solo per arrivare alla stazione degli autobus (versione by night) dell’aeroporto di Los Angeles…. da lì altro viaggio per Santa Monica, e poi di nuovo bus per Beverly Hills. L’ambiente sull’autobus su cui abbiamo stazionato tutto quel tempo era simile a quello della metro, però almeno c’era il conducente… Sembrano incuriositi dalla presenza di due persone bianche e bionde su un autobus di quella zona! Non mi sarei mai aspettata una divisione delle zone così tanto netta..piano piano l’autobus si riempiva di tutte persone di colore, poi gradatamente queste scendevano ed iniziavano a salire solo messicani/ispanici, non sembrano parlare inglese tra loro, neanche i bambini..è un fenomeno strano! Pensavo fossero molto più integrati…Riavvicinandosi a Los Angeles ricompaiono persone bianche e spariscono tutti gli altri..

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Long Beach

Sinceramente a distanza di anni è più netto il ricordo del percorso per arrivare che non la città  che invece merita di sicuro una visita, se raggiunta diversamente. Arrivati lì è un’oasi di ordine, pulizia, verde..il faro, il porto, le belle barche, il villaggio con i negozi in legno color pastello che sembrano case delle bambole..sembra tutto finto! P1040131Dall’altro lato del porto l’imponente transatlantico intitolato alla Queen Mary.  Prestò servizio sulla rotta Southampton-New York dal 1936 al 1967 quando fu venduto alla città Californiana e trasformato in museo. Stazionato lì ed interessante da visitare è l’attrazione della città.

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Queen Mary

ORANGE COUNTY :

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Newport Beach

 Sicuramente la serie tv “OC”, Ryan , Seth e Marissa, hanno aiutato a mettere sulla carta geografica della California questa contea a sud di Los Angeles. Che poi in effetti la serie non era girata propriamente lì. La maggior parte degli esterni erano ad Huntington Beach, una cittadina costiera più vicina a Los Angeles. Ci sono perfino dei tour che  portano a visitare alcuni dei luoghi dove era girata la serie e veramente poco è lì..ma questo giro ce lo siamo risparmiato!

La città di riferimento da visitare è Newport Beach..ed è stata di nuovo un’esperienza raggiungerla senza macchina! Il piano che ci era stato consigliato era arrivare con il trenoP1040172 dalla stazione centrale di Los Angeles (già di per sé un bel viaggio da Beverly Hills) ad Anaheim e poi prendere un autobus che sarebbe dovuto arrivare direttamente a Newport. Sembrava facile a dirsi…

Fino ad Anaheim tutto bene… una volta accettata la lentezza del treno! Era domenica ed una volta scesi ci troviamo su uno spiazzale deserto davanti ad uno stadio enorme..nessun umano, né tantomeno autobus! Dimenticavo di sottolineare che le stazioni intermedie americane consistono del solo binario e, nella maggior parte dei casi, non c’è la stazione come noi la intendiamo. Aspettiamo.. qualcuno arriverà! Alla fine si affaccia solo la navetta per raggiungere il Disney World…scopriamo così che la domenica il nostro autobus non è in servizio  e non ci vengono consigliate  alternative. La navetta riparte e siamo di nuovo nel deserto…

P1040230Ci spostiamo verso la strada ed iniziamo a percorrerla alla ricerca di un incrocio. Non sappiamo neanche in che direzione andare quindi seguiamo l’intuito. E’ difficile poter descrivere quanto non ci fosse nessuno nel raggio di chilometri..nessuna persona, nessun negozio, nessun taxi e non sapere neanche come poterne chiamare uno..solo pali della luce di legno su questa strada di cui non si vede la fine..sembra di essere in uno di quei film “on the road” americani! Fa caldo, iniziamo a camminare, camminare, non si sa verso dove..ed alla fine la luce.. un autobus passa, ci prende su e ci porta  fino ad un incrocio che non avremmo mai raggiunto a piedi..da lì secondo bus e dopo un’altra ora di traversata siamo finalmente a Newport. Il lato positivo di girare su questi autobus a lunga percorrenza è quanto di abitativo riesci a visitare, quante scuole, case e sobborghi. Questa è una bella zona ed è quindi anche una piacevole visione. Il pensiero di riaffrontare il ritorno ci ha un po’ guastato la giornata, ma  l’atmosfera del posto era spettacolare.

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Ferry da Balboa Peninsula a Balboa Island

Spiaggia più contenuta di quella di Los Angeles, tanti bei pontili, bellissimi panorami..sembra davvero di essere nella Sigla della serie OC (per un piccolo tuffo nel passato!) Atmosfera più familiare, più da cittadina italiana sul mare..anche l’oceano sembra essere meno oceano!

La Balboa Island è un’isola artificiale nel Porto di Newport. I piccoli ferry che si vedono nella foto trasportano automobili, biciclette e persone attraverso il canale del porto tra la Balboa Island e la Balboa Peninsula.

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Balboa Pavilion

Lo storico Balboa Pavilion, risalente al 1906, è il punto di riferimento di Newport Beach.

Il ritorno a LA è stato meno peggio del previsto..taxi fino ad Anaheim, con spesa contenuta visto il cambio favorevole e poi treno! Se solo avessimo preso il taxi già all’andata..

SANTA BARBARA:

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Pier di Santa Barbara

E finalmente un posto raggiungibile bene anche con il treno..certo un treno lentissimo come sempre, ma comunque comodo! Il ricordo è quello di una delle poche gite di quei giorni dove tutto è filato liscio e senza sorprese.

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La caratteristica Old Town

A nord di Los Angeles, case bianche e tetti rosso cotto, come nella sigla della soap opera omonima,  un pontile di legno in stile norvegese, un lungomare ornato di palme ed un panorama incantevole sulle colline retrostanti,…

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Inizialmente la città fu fondata dai missionari cattolici spagnoli e l’impronta ispanica è sicuramente rimasta.

Cosa visitare?

-Stearns Wharf, il pontile in legno risalente al 1872. E’ il più antico dello Stato Californiano, più volte distrutto dagli incendi e ricostruito

-State Street ed il Paseo Nuevo

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State Street

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Paseo Nuevo

-County Courthouse e la torre dell’orologio (El Mirador) per ammirare uno dei più bei panorami di Santa Barbara

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County Courthouse

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La Torre dell’orologio

-La Missione di Santa Barbara risalente al 1786 e la chiesa cattolica eretta nel 1820.  E’ la missione più visitata della California. Nell’edificio adiacente la Chiesa c’è un interessante museo che approfondisce la storia dell’incontro fra i frati francescani e i nativi.

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La Missione

E’ poco distante dal centro e raggiungibile con un autobus

INFORMAZIONI GENERALI E CURIOSITA’:

  • I terremoti ci sono davvero e sfortunatamente l’abbiamo sperimentato. In realtà non l’abbiamo veramente sentito. Eravamo sulla metro per raggiungere Hollywood e quindi era come essere in un bunker anti-sismico alla profondità del centro della terra. Il vagone si è fermato per un bel pò, hanno fatto un annuncio confuso di cui non abbiamo capito niente e tutti sono rimasti fermi e calmi…alla fine ha ripreso a muoversi ad una lentezza ancora più assurda della solita, ma nessuna altra anomalia… così abbiamo continuato i nostri giri tranquille tutto il giorno ignorando cosa fosse successo.

Devo dire che siamo state sfortunate. In realtà il terremoto abbastanza forte che c’è stato non è cosa di tutti i giorni; di quell’entità sembrava fossero dodici anni che non accadeva. Sarà che i media statunitensi amano l’allarmismo ed il sensazionalismo, sarà che l’evento non era usuale, ma sta di fatto che abbiamo passato il restante tempo con una forte angoscia..tutte le televisioni, praticamente a reti unificate, e tutti i giornali invitavano insistentemente a mettere in sicurezza gli oggetti in casa (in modo da non farti cadere niente in testa!), chiudere il gas, dormire con la torcia nel letto( precauzionalmente portata da Roma..quasi un sesto senso!),  preparare la valigia la sera per una fuga più rapida con tutto il necessario..ci siamo attenute a tutto, ma non è stato piacevole!!!! Tutti parlavano di questo famoso Big One, questo terremoto spaventoso che si ipotizza avverrà prima o poi in California e che si teme distruggerà tutto. Le ipotesi sono davvero catastrofiche se si legge tutto. L’epicentro stimato di questo Big One è più o meno dove si era registrato quello di quei giorni..quindi lascio immaginare l’ansia! Non sapendo quanti allarmismi inutili fanno di solito, ho pensato davvero di non arrivare al giorno dopo!

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Santa Monica

  • Fa freddo dappertutto..il clima non è afoso per niente ed in più l’aria condizionata spropositata è un must
  • Gli autobus corrono a folle velocità..le linee express non fanno molte fermate e collegano Santa Monica, Beverly Hills e Downtown attraversando un’unica via infinita..di conseguenza quando prendono velocità sono vicini al decollo! Il tempo impiegato per coprire queste distanze rimane comunque elevato e questo spiega la necessità di correre!!!
  • Come in tutte le altre destinazioni americane e canadesi: soldi spicci sull’autobus per pagare il biglietto..niente resto!
  • Più difficoltà con la ricerca dei supermercati..molti sono discount e questo vuol dire non trovare quasi nulla che assomigli a qualcosa di italiano!
  • Altre gite consigliate, ma che noi non abbiamo avuto modo di testare: San Diego che si raggiunge bene anche in treno e Tour organizzati per Tijuana, prima città messicana dopo il confine
  • Popolazione veramente gentile. E’ la città americana, tra quelle visitate, dove sono stati più disponibili ed aperti. E’ proprio vero che il sole rende più simpatici gli abitanti! Anche l’accento che hanno è per lo più comprensibile. Quando poi scoprono che siamo italiane, sono ancora più gentili e questo fa piacere! Capiamo che considerano che veniamo veramente da lontano. Ci scambiano tutti per russe, non so perché! E’ la prima volta che mi succede..di solito in Italia mi scambiano per Americana!
  • Pochi turisti italiani rispetto a quanti se ne incontrano a Miami e soprattutto a New York, ma tanti italiani emigrati che gestiscono soprattutto ristoranti. Sono tutti soddisfatti di vivere ed avere famiglia lì..in molti casi i figli neanche parlano italiano.
  • AFFITTARE LA MACCHINA già dall’arrivo in aeroporto

Buona visita a….Los Angeles!

LA parte 1: in transito a…Beverly Hills

LA parte 2: in transito a….Santa Monica, Venice e Marina del Rey

LA parte 3: in transito a…Hollywood e Downtown

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